La guida completa per organizzare un viaggio nell’isola delle spezie
Penso di non aver mai detto così tante volte “mi sento male” come a Zanzibar. Ma non perché mi sia sentita male nel vero senso della parola eh! Ci sono quei viaggi che ti entrano dentro, sotto la pelle, e ogni volta che ne parli ti si contorcono le budella. La tanto blasonata Zanzibar, inizialmente sottovalutata dalla sottoscritta, è riuscita (strano, l’Africa non mi fa mai questo effetto!) a stravolgere letteralmente il mio essere.
Spiagge bianchissime, acqua dal colore cristallino, tante palme, cibo ottimo, negozi di bellissimi tessuti africani, gatti a non finire e mercati coloratissimi. Zanzibar mi ha accolta con la leggerezza e allegria tipiche degli africani. Amo la loro semplicità e gentilezza. Ho sempre ammirato questo popolo, per il suo modo di vedere la vita, la sua forza. Sono pieni di gioia e la trasmettono inevitabilmente. 2 settimane per girarla da nord a sud. Due settimane piene di vita, sorrisi, saluti, chiacchiere (taaaaaaaante chiacchiere), lezioni di italiano, inglese e swahili.



Dopo i miei sproloqui sentimentali, direi che è ora di passare alle info pratiche! 😉
Qualche info su Zanzibar
Zanzibar fa parte di un arcipelago non molto lontano dalle coste della Tanzania. Arcipelago perché è costituita da due isole: Pemba e Unguja (conosciuta come Zanzibar appunto) e altre isolette minori. Importante snodo commerciale tra Africa e Asia, ha subìto per anni l’influenza araba, persiana e indiana. Con l’arrivo del sultanato dell’Oman nel 1600 divenne anche un importante centro per la tratta degli schiavi, che venne abolita solamente nel 1861 con l’arrivo del protettorato britannico. Il miscuglio e l’influenza di queste culture si riscontrano sia nella lingua ufficiale (lo swahili deriva dal bantu e dall’arabo) sia nell’architettura degli edifici del capoluogo dell’isola, Stone Town, definita per questo motivo Patrimonio Unesco. La particolarità di questa città è che il centro storico è stato realizzato con coralli fossili, da questo il nome “Stone Town (città di pietra)”.
Quando Andare a Zanzibar

Trovandosi vicino all’equatore, le temperature non scendono mai al di sotto dei 20°. Sicuramente il periodo migliore -a livello di clima- per visitare Zanzibar è la stagione secca (che corrisponde al loro inverno) da giugno a settembre. Attenzione però, perché il meteo è imprevedibile, quindi non è detto che non piova. Novembre è considerata bassa stagione, perciò dovreste trovare anche voli convenienti. L’alta stagione va da dicembre a febbraio, i prezzi salgono alle stelle e sicuramente ci sarà molto turismo, specialmente sotto capodanno. La stagione delle piogge va da Marzo a Maggio, non prendetela proprio in considerazione anche perché chiudono tutto.
Voli
Più scali fate e più risparmiate, è logico. L’unica compagnia che offre voli diretti è la Neos, ma se non acquistate il volo comprensivo di villaggio (hanno le convenzioni con Veratour e Bravo), vi costerà oltre i 1000 €. Compagnie che atterrano direttamente a Zanzibar sono Airfrance e Lufthansa con uno scalo solo. Il mio volo è costato 680€ (aggiungendo assicurazione volo 730) con 1° scalo al Cairo, 2° scalo a Daar el Salaam e da lì volo per Zanzibar. Per arrivare in Vietnam ci ho messo meno 😀
Visto per Zanzibar
Per poter entrare in Tanzania vi occorrerà procurarvi il visto. Avete 3 opzioni:
- La cosa più veloce ed economica è farlo online sul sito ufficiale della Tanzania al costo di 50$. La procedura è un po’ lunga e rognosa e non accettano tutte le banche (anche se sono circuito Visa o Mastercard), ma in due/tre giorni avrete il vostro visto. Vi conviene farlo fino a un mese prima della partenza.
- Online sul sito del consolato di Milano, ma vi costerà 70€ e ci metterà più tempo ad arrivare.
- in aeroporto, una volta arrivati a destinazione al costo di 50€, ma sembrerebbe che il governo stia piano piano abolendo questa procedura (non accettano contanti, solo carta di credito).
Vaccini
Non ci sono vaccini obbligatori, se non quello per la febbre gialla SOLO SE VENITE O SOSTATE FINO A 12 ORE IN PAESI SOGGETTI A FEBBRE GIALLA. L’antimalarica è vivamente consigliata, comunque consultate il medico di base. Sinceramente non so quanto l’isola sia soggetta a questo problema, se basta solo l’autan tropical ( o il jungle) nei periodi più secchi, fatto sta che per due settimane ho preso il Malarone e la sera ho sempre messo il jungle, poiché le zanzare ad agosto erano assatanate e mi hanno punta lo stesso più volte. Ma mai stata male.
Farmacia da viaggio
Inutile dire che state andando in un posto in cui l’igiene è veramente scarsa (basta vedere i mercati o i banchetti di street food). Non succede nulla eh, ma se succede…Non ditemi che non vi avevo avvertito! Perciò il mio consiglio è di portare con voi :
- amuchina
- antidiarroici
- fermenti lattici
- anti spastici
- disinfettanti intestinali tipo normix
- qualcosa per bruciori di stomaco
- tachipirina/brufen
- qualcosa per punture di insetto/meduse
Non bevete acqua che non sia in bottigliette sigillate, il ghiaccio dovrebbe essere preso dai boccioni di acqua chiusi ermeticamente, ma prestate lo stesso attenzione. Se non siete convinti del ristorante o posto in cui mangiate, vi direi di prestare attenzione anche al pesce crudo…..fate vobis 🙂
Una o due settimane a Zanzibar?

Dipende dal tipo di vacanza che volete fare, oltre al tempo a disposizione. Se preferite alternare giornate di relax al mare ad escursioni e vedere tutto ciò che l’isola ha da offrire, allora vi consiglio 2 settimane. In due settimane sono riuscita a vedere tutte le principali destinazioni da nord a sud e fatto tutte le escursioni. Non sono mancate giornate di relax in quello splendido mare. Se invece state solo una settimana, allora distribuite i giorni tra Nungwi, Jambiani e Stone Town (quest’ultima potete visitarla anche con un tour guidato), escludendo Kiwengwa, a mio parere meno bella.
Quale zona di Zanzibar scegliere?
Nungwi e Jambiani a mio parere sono le zone più belle. Nungwi è tremendamente turistica, ma la sabbia è di un bianco accecante e il mare è cristallino come una piscina. Sprofonda abbastanza velocemente, non ci sono alghe, ma coralli, perciò portatevi la maschera. La zona nord subisce meno il fenomeno delle maree, ma nel pomeriggio il mare si alza e si agita leggermente, intorbidendo l’acqua (questo anche nella costa est!). Sicuramente c’è tanta vita la sera, che non guasta mai.
Jambiani è la zona meno turistica di Zanzibar, ci sono pochissimi beach boys e masai, soprattutto locali. Qui il fenomeno delle maree è fortissimo. Ogni sei ore la marea va e viene, tant’è che fino a ora di pranzo potrete fare delle bellissime passeggiate fino al reef. Portatevi le scarpette da scoglio se decidete di visitare la spiaggia di Mtende, nell’estremo sud dell’isola, perché è piena zeppa di coralli e ricci fino a riva. Non avevo mai visto così tanti ricci in vita mia! Per avere un po’ di vita la sera vi conviene spostarvi nella vicina Paje o se preferite alloggiate direttamente lì ( è più turistica di Jambiani).
Kiwengwa è la zona che mi è piaciuta meno, è meno turistica di Nungwi, ma più di Jambiani. E’ più residenziale. Ci sono tante ville e negozietti di locali sulla spiaggia, che è infinita, una conformazione totalmente diversa da Nungwi. Il colore dell’acqua è dato dalle alghe, che però danno anche alla sabbia una consistenza un po’ melmosa. Anche Kiwengwa, essendo sulla costa est a metà dell’isola, è soggetta al fenomeno delle maree.
Lingue parlate
La lingua principale è lo swahili, ma si parlano benissimo anche l’inglese e l’italiano poiché da dopo il covid noi italiani l’abbiamo presa letteralmente d’assalto. Troverete solo turisti italiani e poco altro, vi avverto 😀 Molti italiani si sono trasferiti in quest’isola e hanno aperto attività come ristoranti e alloggi, quindi è facile trovare Masai e Zanzibarini nelle zone più turistiche come Nungwi e Kiwengwa che parlano italiano.
A seconda della concentrazione dei turisti:
- A Stone Town parlano benissimo l’inglese,
- a Nungwi inglese e italiano,
- a Kiwengwa inglese e poco italiano,
- a Jambiani solo inglese
Come muoversi a Zanzibar
Sinceramente vi sconsiglio di affittare un’ auto o uno scooter, poiché alcune strade sono dissestate, senza indicazioni, ma soprattutto perché gli zanzibarini guidano come matti, oltre ad avere la guida a sinistra come gli inglesi 😀 Ho visto cose che voi umani…! Quindi optate per i taxi, l’isola ne è piena, i driver vi porteranno ovunque chiediate e al bisogno attenderanno fino all’orario concordato per riportarvi a destinazione. A Zanzibar si contratta, quindi stipulate il prezzo in anticipo. Il prezzo potrebbe variare se preso presso l’alloggio in cui dormite. Considerate che:
- da Stone Town a Nungwi sono 1h e 20 di macchina e il prezzo è 30$
- da Nungwi a Kiwengwa è 1 h circa e il prezzo medio è 30$
- da Kiwengwa a Jambiani 1 h circa 40$
- Da Jambiani a Stone Town è 1 h e mezza di macchina e si aggira intorno ai 50$
Se invece volete risparmiare ulteriormente e provare l’ebbrezza di andare in moto in 3, esistono i Bodaboda :D. Anche qui il prezzo è da contrattare!
Altra esperienza local, decisamente più economica, ma anche più lenta, sono gli autobus locali, i cosiddetti DalaDala. Hanno un prezzo fisso, poco più di 2000 scellini tanzaniani (1€ o poco più), ma il tempo di percorrenza è nettamente superiore, poiché fanno tutte le fermate ai villaggi.
Vi lascio i contatti di alcuni driver affidabili a cui mi sono rivolta per i vari spostamenti e che effettuano corse nella parte nord ed est dell’isola:
Mauro (gestisce la zona nord dell’isola) : +255777420447
Adam (zona est dell’isola): +255 777 643 897
Money
La moneta locale è lo scellino tanzaniano, nettamente inferiore all’euro. 1€= 2460 scellini. A Zanzibar accettano qualsiasi moneta, anche gli euro, ma non fatevi fregare. Solitamente si usano i dollari americani oppure, ancora meglio, gli scellini. Sia fuori dall’aeroporto che nelle città troverete gabbiotti per cambiare i soldi. Le carte sono accettate e si possono utilizzare, ma attenzione alla percentuale del tasso richiesta, che può variare da un 5% fino al 10%! Gli Atm li trovate a Stone Town, Nungwi, Kiwengwa, Paje e jambiani. Insomma in tutte le città!
Alloggiare a Zanzibar

Zanzibar offre un’infinità di alloggi, dalle guest house ai resort luxury. Ce n’è per tutte le tasche! Spulciate su Booking o Jifu per trovare le offerte migliori 😉
Qui di seguito vi lascio gli alloggi in cui ho soggiornato, tutti di fascia medio-alta, prenotati su Booking con ottimi sconti (grazie al 3° livello Genius):
- Stone Town: Upendo House
- Nungwi: Mawimbi Bungalows
- Kiwengwa: Zanzibar Tropical Sunset Beach Hotel
- Jambiani: Casa Beach Hotel Casa Del Mar
Internet a Zanzibar
Il wifi è presente in quasi tutti gli alloggi, può funzionare bene o meno a seconda del meteo e della zona. Vi consiglio di acquistare una Sim locale (acquistabile appena uscite dall’aeroporto) per poter usufruire dei Giga. A seconda di quanti Giga vi servono il prezzo della sim varia. Per l’attivazione e la ricarica fanno tutto gli zanzibarini. L’isola è piena di gabbiotti che vendono sim: la Tigo, la Zantel e l’airtel Tanzania sono le migliori. In alternativa potete scaricare delle app per avere una E-Sim, ossia una sim virtuale. Le uniche app che conosco sono Airalo e Re-sim.
Questione Beach Boys
I Beach boys sono un must a Zanzibar, proprio come i Masai che dalla Tanzania vengono a fare la stagione sulle spiagge dell’isola per vendervi la qualunque. C’è chi li trova tremendamente insistenti, sinceramente non li ho mai trovati inopportuni. Ho perso il conto di quanti “Jambo!” e “tutto bene grazie!” ho detto, ma se usate dei piccoli escamotage nessuno insisterà, tantomeno importunerà. I Masai saranno ben felici di chiacchierare con voi e di imparare l’italiano, anche se non comprate nulla. Ho imparato tantissimo sulla loro cultura e conosciuto persone deliziose.
Ho sentito pareri discordanti riguardo i tour organizzati dai Beach boys. Alcuni dicono che non si sono trovati bene, altri invece sì. Sicuramente è bene che abbiano la licenza per poter fare i tour, quindi se volete stare più sicuri chiedetela prima di comprare un tour. Su Facebook c’è un gruppo gestito da un’italiana nel quale si trovano diversi beach boys “certificati”: Zanzibar info Point
In alternativa ci sono tantissimi altri tour operator locali che fanno le stesse identiche escursioni a prezzi differenti. Ma di questo ve ne parlerò meglio nel prossimo post 😉 .
Mangiare a Zanzibar



Ultimo, ma non meno importante, il cibo! A Zanzibar si mangia tanto e bene. Mangerete tantissimo pesce (un sacco di aragoste!), carne e riso che accompagnerà tutti i vostri piatti. Cucinano speziato, ma non in maniera esagerata, siete pur sempre nell’isola delle spezie 😉 . Cannella, chiodi di garofano, pepe, cardamomo, cocco, curcuma, zenzero, curry… Sono all’ordine del giorno. I prezzi variano a seconda del locale, sia al banchetto di streetfood (per stomaci impavidi), che ai ristoranti locali o quelli più turistici. Avrete l’imbarazzo della scelta. Il massimo che ho speso per un piatto (completo di riso, carne e verdure) è stato 12€. Un Kebab al Forodhani market è costato poco meno di 1€.
Mi auguro questo post vi sia di aiuto per il vostro futuro viaggio a Zanzibar, per qualsiasi info, domande o semplicemente aggiungere altri consigli a questo post, non esistate a contattarmi tramite mail oppure qui sotto nei commenti!
Asante sana 🙂