A un anno di distanza dall’inizio pandemia la mia vita non è cambiata granché: solo lavoro online (per chi non lo sapesse lavoro in palestra), tanto tempo a disposizione, ma poca -o nulla- possibilità di girare tra le regioni. Per non parlare delle entrate che erano quasi pari a 0. Ma sono sicura che questa è una storia che conoscete bene anche voi.
Una vita così mi ha portato a chiudermi solo più in me stessa e la voglia di aggiornare il Blog di tutte le gite fatte e raccontare il mio viaggio estivo è andata a finire sotto i piedi. Quindi come sempre: Mai ‘na gioia.
Ma voglio rimediare. Ho ancora parecchio tempo a disposizione e la situazione sembra stia diventando più luminosa. Quando hanno detto che quasi tutte le regioni sarebbero diventate gialle mi sembrava fosse arrivata l’estate! Una gioia infinita, finalmente si può tornare a viaggiare! Non mi dispiace affatto viaggiare in Italia, ci sono tantissimi posti che non ho visto, perciò vorrei sfruttare il mio tempo libero il più possibile.
In tutti questi mesi mi sono dedicata alla scoperta, seppur in maniera discontinua per cause di forza maggiore, della mia regione. Non pensavo il Lazio avesse tutte queste perle nascoste, lo avevo sottovalutato. Ve lo dimostrerò! Ma voglio andare con ordine. Perciò la prima gita fuori porta di cui voglio parlarvi e che ho fatto dopo il primo lockdown è stata al Sacro Bosco di Bomarzo. Lo conoscete?
Bomarzo si trova in provincia di Viterbo, famoso per il Parco dei Mostri, chiamato così perché all’interno di questo bosco si trovano delle sculture ritraenti personaggi mitologici, divinità e mostri in chiave grottesca. Furono realizzate dall’architetto Vicino per volere del principe Pier Francesco Orsini che lo dedicò a sua moglie Giulia Farnese. Le sculture sono state realizzate ignorando volutamente le regole prospettiche ed estetiche e la pietra utilizzata è il basalto che è molto comune in quelle zone.



La prima volta che visitai Bomarzo ero molto piccola, me lo ricordavo come un parco enorme! Invece basta un’oretta per girarlo tutto, adatto quindi anche ai più piccoli che si divertiranno sicuramente a fare le foto vicino o dentro le sculture. L’ingresso viene 11 € per gli adulti e 8 per i più piccoli.
Visto che la visita a Bomarzo non vi prenderà tutta la giornata, avete due opzioni:
- visitare il borgo di Bomarzo
- visitare le cascate di fosso castello (Chia)
Sinceramente vi consiglio di visitare queste ultime, perché sono veramente strepitose. Chia si trova a pochissimi minuti di macchina dal bosco di Bomarzo. Avevo trovato per caso questo posto su instagram, perciò ero arrivata sul posto sprovvista di guida e non sapevo cosa avrei trovato. Beh, credetemi, è stata una sorpresa, sono rimasta estasiata! Le cascate di Fosso Castello si trovano nell’omonima valle, famosa per le forre viterbesi. Sono 7 km di percorso in mezzo al bosco tra pareti di roccia vulcanica, grotte, cascatelle e resti della civiltà etrusca.




Peccato che sono arrivata nella valle dopo pranzo, quindi non ho fatto tutto il percorso, onde evitare di tornare indietro col buio. Voi alzatevi di buona lena se avete intenzione di fare sia Bomarzo che le cascate mi raccomando eh 😉 !
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