Come fai a raccogliere le fila di una vecchia vita? Come fai ad andare avanti quando nel tuo cuore cominci a capire che non si torna indietro? Ci sono cose che il tempo non può accomodare, ferite talmente profonde che lasciano un segno.
{Frodo Baggins, il Signore degli anelli – il ritorno del Re}
20 giorni di viaggio, 1650 km percorsi, due voli interni, due pullman, due treni, una nave, varie barchette, due transfer e ho perso il conto dei taxi usati. Tanti sorrisi. Tanti saluti. 20 giorni sono volati, ma allo stesso tempo mi sembra di essere stata fuori una vita.
Tornare alla realtà da un viaggio del genere è dura.
Mi sento un po’ come Frodo dopo aver gettato l’anello nel monte Fato. Mi sembra di essere stata in un’altra dimensione e il mondo non si sia accorto di nulla. Non si può spiegare.
Uscita dalla stazione mi sono guardata attorno e mi sono detta: “Ma dove cazzo sono?”
Pensavo in inglese alle cose da dire al tassista, quando poi mi sono ricordata che a Roma parlano italiano. I ricordi si mischiano al fiume di emozioni che non riesco a riordinare e gestire. Ho bisogno di tempo per poter raccontare ciò che ho vissuto. Meno male che la gente mi fa domande specifiche! Perché se mi chiedesse: “com’è il Vietnam?!” non saprei che rispondere, anzi da dove cominciare. Alzerei le spalle, aprirei le braccia e direi: “eh….!”
Non è stato un viaggio alla ventura, dove si scelgono le tappe e gli alloggi volta per volta entrando a stretto a contatto con la cultura e la gente locale, ma ho fatto lo stesso splendide esperienze e incontri.
Sento di essere diversa.
Ho una maggiore consapevolezza di me stessa, di essere cresciuta, di essere una viaggiatrice e non una turista, di aver affrontato paure e di sentirmi ancora più libera e indipendente.
Dopo un giorno eravamo perfettamente in grado di attraversare la strada in quella giungla di motorini impazziti, di mangiare nelle bettole con bacchette e stoviglie – che non vi dico neanche come venivano lavate- e qualche volta abbiamo anche contrattato. Su questo vorrei fare un post a parte. Non ci siamo mai sentite in pericolo.
Potrei scrivere un post lunghissimo sulla gente del Vietnam; sul costante profumo di cannella che imperversa in alcune ricette, nel tè e nei templi; sulla cucina stessa, della quale non mi sono mai stufata. Potrei scrivere del colore e degli odori dei mercati, delle loro leggende e storie, del loro assurdo modo di guidare.
Non saprei da dove cominciare, ma soprattutto quando finire.
Il Vietnam è un viaggio che sognavo da tempo e me lo sono sudato. Sapevo che mi avrebbe lasciato un segno.
E ripensandoci bene, alla domanda sul Vietnam, risponderei che è come un fiore di loto: elegante, puro e bellissimo.
leggi anche: Vietnam we are coming!!! Tutto quello che c’è da sapere
Profili che vi faranno innamorare del Vietnam:
GotoVietnam
Vietnamese Foodlovers
Vietnam in my eyes
VietnamRoadtrips
Vietnamvisaguides
Hanoicapital
HoiAntown
Sto scrivendo a mia volta il primo post sul Vietnam, il primo di una lunga serie come dici tu, inizio però con un po’ di ironia e finirò con qualcosa di molto personale, perchè solitamente lascio decantare un po’ le sensazioni più profonde.
Comunque per me il Vietnam è profumo pungente e dolce allo stesso tempo del lemongrass e del caffè.
Hai ragione anche del lemongrass onnipresente! XD si anche io di solito aspetto un po’ per scrivere i post sulle impressioni personali, però stavolta avevo fretta di raccontare aspetto il tuo!!
ci leggeremo a vicenda ripercorrendo i nostri itinerari, sarà molto interessante guadare il Vietnam da due prospettive diverse!
Dopo un viaggio del genere, riprendere il solito tram tram immagino sia micidiale.
Ho visto te lo sei vissuto intensamente…
Sono curioso di leggere i tuoi articoli. Nel frattempo, buona ripresa e buona giornata 🙂 un bacino
Ciao Piè!! Eheheh già! Non mi sono fatta mancare nulla 😉 non sono affatto pronta a ricominciare, ma lo devo fare.. -.- ho visto che sei stato in Croazia! è in lista anche quella 😉 poi mi dirai cosa ne pensi ;P bacione e buon rientro anche a te!
Che coincidenza, la scorsa settimana ho pubblicato il mio Vietnam, o meglio, l’inizio del mio ultimo viaggio a lungo raggio. Hai perfettamente ragione; se mi dovessero fare la domanda secca com’è il Vietnam non saprei rispondere. È stato un viaggio diverso dal solito, un viaggio che ancora devo decifrare bene:
Allora devo correre a leggerlo! è da tanto che hai fatto questo viaggio?! A parte Pechino, l’unico vero viaggio in Asia che ho fatto è stato questo, ma anche a me dà l’impressione che il Vietnam sia diverso da tutto il resto dell’Asia, non so perchè…comunque vorrei tornarci per visitarlo in maniera approfondita zona per zona.
Più o meno il sentirsi in un’altra dimensione è quello che mi manca di più del Giappone. Però ipocondriaca come sono penso che avrei serie difficoltà a mangiare nelle bettole, che comunque penso facciano parte della cultura di questi posti. In pratica, non sarei ancora in grado di fare un viaggio in Vietnam. Tanta stima per te!
Ciao Anna!! Guarda inizialmente anche noi eravamo un po’ titubanti e impaurite di mangiare ai loro chioschetto, ma come dici tu è nella loro cultura e la curiosità era tanta che ce ne siamo fregate ed è andata benissimo *. * ovvio che devi stare molto attenta al locale che scegli, noi ci siamo lo stesso vaccinate per stare tranquille (epatite A e tifo)