Avete voglia di spezzare la monotonia della domenica?! Allora una gita a Calcata è quello che fa per voi!
Calcata è un piccolissimo borgo sorto su uno sperone di roccia tufacea a strapiombo sulla bellissima valle del Treja, in provincia di Viterbo. E’ una meta perfetta per passare una domenica alternativa all’insegna del relax. Dista circa 40 minuti da Roma e si gira tutta in un paio d’ore!
Come Civita di Bagnoregio, Calcata si è avvalsa l’appellativo di “Città che muore” per via della friabilità del tufo. Per questo motivo negli anni ’30 gli abitanti cominciarono ad andarsene rendendo così Calcata una città fantasma. Tutto ciò non conferisce una sorta di alone misterioso e magico!? 😀
Solo negli anni 60 Calcata fu ripopolata per lo più da artigiani o hippies creativi. Pensavo di trovarla deserta e immersa in una quiete surreale, invece domenica c’era molta gente per via del carnevale. 🙂
Non si può entrare a Calcata Vecchia con la macchina, c’è un parcheggio apposito non molto lontano e ben indicato. Seguite le P e il gioco è fatto! 😉
Non c’è niente in particolare da vedere, solo girare nel labirinto delle viuzze e scoprire ogni singolo particolare. Porte colorate, gatti sornioni, terrazzini a strapiombo sulla vallata, botteghe di artigiani, grotte e scalinate la rendono una perfetta scenografia per un fantasy. 🙂
Qui la vita scorre a rilento, la gente vive con quello che crea. Sarà possibile?! Mah..Dimenticatevi del cellulare, nel vecchio borgo non c’è campo. Vi ritroverete in un’altra dimensione. E allora rilassatevi, respirate a pieni polmoni l’aria pulita della vallata e cominciate il giro senza alcuna fretta.
Per pranzo ci siamo fatte indicare un ristorante che si trova fuori dalla porta del borgo. Non ricordo il nome, comunque è economico, una trattoria casalinga senza troppe pretese. Sul tavolo c’era già un antipasto misto di salumi e verdure, ovviamente non offerti dalla casa. Abbiamo ordinato gnocchi al gorgonzola e rucola e fettuccine al ragù. La pasta era al dente e il piatto sostanzioso. Non ce l’ho fatta a mangiare il resto, ma ho riservato uno spazio per il dolce alla sala da tè di cui vi parlerò più giù 😉 .
Avrei voluto provare La Piazzetta, che dicono sia il miglior ristorante di Calcata oppure, uno decisamente più particolare, la Grotta dei Germogli. Praticamente è un café/ristorante scavato nella roccia con mosaici specchiati e arredamenti tutti diversi. La parte più bella però è il tavolino che si trova su uno strettissimo terrazzamento naturale proprio a ridosso del burrone. Spettacolare! Devo assolutamente andarci la prossima volta 😉 . Altro ristorante che alla vista sembra essere molto buono è Il Tugurio. Quando ci sono passata davanti era pieno e c’era la fila fuori. Vorrà dire qualcosa?! 😛
Dopo pranzo fate un’altra passeggiata per smaltire il pranzo e finite di vedere quello che vi manca. Se vi è rimasto uno spazietto per il dolce allora non potete perdervi la Sala dei 201 tè!!
Questa Sala è stata ricavata da una vecchia casa a due piani il cui terrazzino bagnato dal sole è la pace dei sensi. Davvero 🙂 . Quello che salta subito all’occhio sono le numerosissime teiere riposte sugli scaffali, tutte diverse!
Qui non potevo lasciarmi sfuggire una tisana digestiva e una fetta di brownie con gelato alla stracciatella spalmato sopra. Quando si dice la coerenza…. 😀
Se è ancora giorno e siete riusciti a ridestarvi dalla sonnolenza che vi hanno procurato il cibo e il relax sul terrazzino, allora potreste optare per una deviazione alle cascate di Monte Gelato. Si trovano nel parco regionale della valle del Treja, più precisamente a Mazzano Romano, e sono facilmente raggiungibili con la macchina. Il parco ha un’area attrezzata per i pic-nic e in lontananza ho scorto un recinto con i ponies accanto ai giochi per bambini. Poco più giù ci sono le cascate. L’atmosfera al tramonto è davvero suggestiva.
Per avere maggiori info riguardo le cascate cliccate qui.
Si sarà fatta ora di tornare a casa, ma la gita non può che avervi messo di buonumore per cominciare al meglio la settimana <3 .
Adoro Calcata, il paesino della mia infanzia! <3
Ci sono davvero legata e sono bellissime anche le cascate del monte gelato che ho visitato più recentemente! 😀
Io c’ero stata da piccola e non me la ricordavo per niente 🙂 ho risistemato l’articolo in italiano corretto perché sinceramente stamattina dopo averlo riletto sembrava in ostrogoto! XD il problema di scrivere di notte ahahah! un bacione!
Bellissima la lunga esposizione con le cascate, Flavia! Calcata mi piacerebbe tantissimo, come ogni borgo italiano, del resto. Spero di visitarla presto, non è lontanissima da casa di Chiara 🙂 La fettuccina di brownie con il gelato alla stracciatella mi ha proprio conquistato… anche se ho avvertito una leggera delusione per il pranzo! Io di solito vado dove mi porta tripadvisor ahah 😀
Grazie Marco! Considerato che è una compatta e fatta senza cavalletto (e di roba tipo esposizione- diaframma-tempi non ci capisco molto…) Posso ritenermi soddisfatta sì infatti sono rimasta un po’ delusa, perché non sono andata nei posti che ho elencato dopo nel post ( che anche io ho letto su trip.), Ma siccome mia madre ( eh già stavolta è voluta venire lei con me) voleva andare a quello consigliato dalla sua amica… Va beh! La prossima volta non transigo
Non conoscevo calcata ma mi sembra il tipo di luogo che adorerei esplorare, con tutti i vicoletti, i dettagli colorati, l’atmosfera di qualcosa un po’ consumato dal tempo 😀
I ristoranti sembrano fantastici, ma soprattutto non mi lascerei scappare la sala da tè di cui parli, perché sono una vera patita di questi posticini, anche a Torino cerco sempre di scovarne di nuovi!!
Eh sì! Se capiti da queste parti fai un fischio, che ci andiamo insieme 😉 non vedo l’ora di leggere i post sul Tuo Giappone! *.*
Stupenda! Che scoperta mi hai fatto fare. Non conoscevo Calcata ma ora mi è venuta una gran voglia di visitarle, anche per vedere le cascate. Spettacolare <3
Sì se non ti è troppo lontana te la consiglio, ma ancoira di più ti consiglio civita di Bagnoregio se non ci sei stata! ci sono stata ieri, perciò a breve tirerò fuori un piccolo post…meglio andarci però quando c’è meno gente