Praga è una città turistica dal grande carattere, una luogo che incanta con la sua architettura da favola e sorprende con i suoi tesori stravaganti.

E’ soprannominata “la città delle 100 Torri”, ma vi sconsiglio di prendervi la briga di contarle tutte, di cose incredibili da fare ce ne sono già abbastanza.
Ciò che balza immediatamente all’occhio è lo splendore architettonico: chiese gotiche, rinascimentali e barocche, fantastici municipi e strutture civili capaci di calamitare a se qualunque obiettivo fotografico.

Dopo aver subito l’influenza del Regime Sovietico per generazioni, a partire dai primi anni 90 la Repubblica ceca ha avviato un processo di occidentalizzazione, imparando a conoscere i risvolti del libero mercato. Ad ogni modo, nonostante il turismo di massa e la diffusione di sedi appartenenti alle più grandi multinazionali, Praga ha mantenuto intatto il proprio carattere storico, che la rende una delle città più romantiche d’Europa, secondo il blog di viaggi e turismo Travel365.
Insomma, Praga è una meta che difficilmente lascia scontenti i visitatori, che si tratti di comitive di giovani turisti con la tendenza ad ubriacarsi e fare baldoria, o di viaggiatori solitari intenzionati a carpire il fascino di una fantastica capitale europea.
LA MIA ESPERIENZA
Il mio viaggio, nonostante la mia poca maturità al tempo (ho visitato Praga in età scolastica), si è rivelato un’esperienza indimenticabile e completa, un mix di visite educative tra meraviglie storico-culturali senza pari e notti distruttive trascorse facendo la spola tra un locale e l’altro.
La città è a misura d’uomo, a piedi o con i mezzi si arriva ovunque.
Di certo una guida cartacea può essere utile per ottimizzare gli spostamenti, ma in ogni caso non è indispensabile; vi basta portare con voi la piantina urbana e la mappa metropolitana (entrambe facilmente reperibili direttamente in aeroporto).
Di cose da vedere ce ne sono davvero tante, molte delle quali non sono riuscito ad apprezzarle pienamente, vuoi per il poco tempo a disposizione, vuoi per i devastanti effetti post-sbornia
che hanno accompagnato le mie giornate durante la settimana di permanenza.
Il primo meraviglioso ricordo che mi balza in mente è lo splendore di Piazza della Città Vecchia all’Alba; qualcosa di indescrivibile!
L’orizzonte si tinge di colori pastello delicati che si intensificano man mano, i primi raggi ambrati si posano sul profilo di stupendi edifici e monumenti come l’Orologio Astronomico, il Jan Hus Memorial, la Cattedrale di Tyn e la chiesa di San Nicola… tutti assolutamente favolosi.


Altri luoghi da non perdere sono il Castello e il Vicolo d’oro, Piazza Venceslao ed il teatro dell’Opera.
Ponte Carlo merita l’hype che lo circonda, ma sconsiglio di visitarlo negli orari di punta se non volete imbattervi in folle di turisti eccitati. Questo, a mio avviso, mostra il meglio di se la sera, illuminato dalla luce della luna.
Lungo la strada che da Ponte Carlo porta al Castello è possibile visitare il variopinto quartiere di Malà Strana.
Invece una menzione particolare spetta al quartiere ebraico ed al campo di concentramento di Terezin. La visita di quest’ultimo mi ha segnato particolarmente, lasciando in me una traccia emotiva indelebile. L’emozione ed il coinvolgimento che si prova vagando per quei tristi ambienti è stata profondamente toccante. Senza dubbio alcuno si tratta di una visita dovuta, ma che può far male come un pugno nello stomaco.

ATTRATTIVE E SOLUZIONI PARTICOLARI
Durante il mio soggiorno ho avuto modo di visitare alcuni luoghi particolari a mio avviso curiosi. Tra questi il Museo del Giocattolo, considerato il più grande al mondo. E’ situato nel complesso del Castello e costituito da due piani: uno dedicato ai giocattoli d’epoca, l’altro sviluppato come una sorta di Barbie-teca. All’interno di questo si trova un vero e proprio esercito di Barbie da collezione, alcune delle quali risalenti al 1959.
Se da piccole amavate giocare con le bambole questo sarà per voi il paradiso!
Un’altra meta interessante, anche se piuttosto convenzionale, è il muro di Lennon.


Per giungere fin quì dovrete attraversare le strade intricate di Malá Strana, ma una volta arrivati sarete felici dello sforzo compiuto.
Se siete in cerca di soggetti da fotografare, qui avrete l’imbarazzo della scelta!
Si tratta di un enorme muro ricoperto da straordinari disegni, aforismi e citazioni originariamente realizzati per commemorare lo storico chitarrista dei Beatles. Dal 1980 in poi, il muro divenne un simbolo della protesta contro il regime comunista.
Oggi è buon costume lasciare la propria firma, ma solo dopo aver scattato decine di foto.
Se il tempo lo consente vi consiglio una bellissima gita in battello sulla Moldava. Io ho preso parte ad una mini-crociera sul fiume che comprendeva la consumazione di un aperitivo e l’ascolto di un fantastico quartetto jazz; da grande appassionato di musica questa è stata una delle esperienze che ho preferito.
COSA MANGIARE E DOVE
I ristoranti in cui mangiare non mancano affatto. Per esperienza personale sconsiglio i locali di Piazza Venceslao, i cui gestori non aspettano altro che orde di turisti da spennare.
Piuttosto meglio pranzare all’interno di centri commerciali come il Palladium, qui si trovano diversi ristoranti con specialità da tutto il mondo. Se invece siete interessato ad assaggiare le prelibatezze culinarie ceche, vi segnalo i ristoranti Kozicka ed U Pinkasů, quest’ultimo si vanta di essere il primo locale della città (risale al 1843) ad aver servito birra Pilsner.
BAR E CLUB NOTTURNI
Le zone della movida si concentrano principalmente nei pressi di Piazza Vanceslao e nella Città Nuova. Le soluzioni sono diverse: lounge bar, disco e pub. Se cercate intrattenimento musicale dal vivo vi consiglio il quartiere di Zizkov, con locali in cui si tengono concerti di Jazz, Pop, Rock, World, Etnic ed Hip Hop; insomma ce n’è per tutti i gusti…
Il re dei locali Hot è invece il Big Sister, il bordello più famoso di Praga. Ovviamente è stato proprio questo il luogo maggiormente battuto da me e dai miei compagni durante la nostra gita di quinto Liceo…
Autore: Vincenzo Nicastro
Blog: travel365